Spartiacque
tra Europa e Asia, sulle rive del Mar Nero giace un Paese dalla storia antica:
la Georgia, prezioso gioiello del Caucaso.
Per I Viaggi di Maurizio Levi, l’archeologo Stefano Lucchesi accompagna
il GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica) alla scoperta delle meraviglie
dell’antica Terra del Vello d’Oro, nel primo progetto di collaborazione tra le
due affini realtà.
Il GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica) è in
viaggio, non in una meta qualunque, ma in una Terra dalle atmosfere misteriose,
tra miti e leggende. Il GIST è in
Georgia. Si tratta del primo progetto di collaborazione tra il Tour operator
milanese e il rinomato Gruppo capitanato dalla Presidente Sabrina Talarico.
Con le sue antiche e
magnifiche chiese, le torri di osservazione e i castelli disseminati in un
fantastico scenario montano, la Georgia è uno dei paesi più belli del Caucaso.
Nota nell’antichità con il nome di Colchide, la famosa destinazione di Giasone
e degli Argonauti in cerca del Vello d’Oro, essa è sempre stata la terra
attraverso la quale le influenze del mondo occidentale, dai greci a Santa Nino
fino ai turchi ottomani, sono penetrate nella regione caucasica. La Georgia ha
raggiunto l’indipendenza soltanto pochi anni fa e ora, con il placarsi delle
tensioni civili, si sta aprendo con orgoglio al mondo.
Giasone e il Vello d’Oro. Tutti
conoscono il mito greco di Giasone, il principe della Tessaglia che partì per
la Colchide, sulle sponde orientali del Mar Nero, alla ricerca del Vello d’oro.
Pochi però sanno che il mito fa riferimento a luoghi ed eventi reali. Il regno
della Colchide è storicamente esistito nell’antichità: esso comprendeva infatti
la maggior parte dell’attuale Georgia. La
leggenda narra che Giasone, dopo varie peripezie, raggiunse il regno della
Colchide con 49 giovani e avventurosi marinai greci, passati alla storia con il
nome di Argonauti. Risalito un fiume, furono ricevuti dal re Eete nella sua
capitale (forse Kutaisi). Eete promise che avrebbe donato il Vello d’oro a
Giasone a patto che l’eroe fosse riuscito a mettere il giogo a due tori che
soffiavano fuoco dalle nari, a legarli a un aratro e a seminare i denti di un
drago, dai quali sarebbe nato un esercito di guerrieri. Giasone dopo aver
accettato giurò segretamente a Medea, figlia di Eete, che si era innamorata di
lui, di sposarla se ella lo avesse aiutato. Medea, dotata di poteri magici,
fece a Giasone un incantesimo che gli permise di superare la prova. Il Vello d’Oro trae origine da una
tradizione delle regioni montane della Georgia: nello Svaneti e nel Racha la
gente cercava l’oro nei fiumi stendendo tra le rocce le pelli di pecora dove
andavano a depositarsi le minuscole scaglie trasportate dall’acqua. La cosa
sorprendente è che questa tecnica è
ancora oggi in uso nel Caucaso.
Tbilisi, l’antico crocevia eurasiatico. Capitale della Georgia in modo continuativo fin dal V secolo,
Tbilisi è il centro della vita politica,
culturale, economica e sociale del Paese, grande quasi 10 volte qualsiasi
altra città della Georgia. Essa trabocca di storia e leggende e vanta una
posizione bellissima: è infatti incastonata tra suggestive colline che dominano
il tortuoso fiume Mtkvari. Il centro storico si compone di vicoli stretti,
bellissimi edifici sacri, vecchie case con balconi e caravanserragli che emanano la gloria del passato. Tbilisi
è però anche una città moderna proiettata
nel XXI secolo che cerca arditamente di superare i conflitti e la
stagnazione economica della fine del secolo precedente.
Kutaisi,
il cuore spirituale della Georgia. Kutaisi è una città antichissima che a più riprese ha giocato un ruolo
fondamentale nella storia della Georgia. Fu tra i centri più importanti dell’antica Colchide, zona abitata da 4000
anni. Nel III secolo a.C. Apollonio Rodio parla di “Kutaia” nelle Argonautiche e secondo alcuni studiosi questa sarebbe
stata la città del re Eete, padre di Medea. Sul versante boscoso di una collina,
10 km a nord-est di Kutaisi, si trova il
Monastero di Gelati (Patrimonio UNESCO), fondato dal re Davit il
Ricostruttore nel 1106 come centro della
cultura cristiana e accademia neoplatonica.
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